Progetto Serena nasce a Verona, inizia come programma sperimentale in collaborazione con alcune Associazione di diabetici, per verificare la positività nella vita di un diabetico possessore di un cane allerta. Dopo la parte di studio di un protocollo di preparazione “su carta“ durata poco più di 1 anno si è provveduto ad iniziare una vera e propria sperimentazione su cani di non diabetici.
L’ideatore del programma, del protocollo e della stessa sperimentazione é Roberto Zampieri, istruttore cinofilo con piu’ di 20 anni di esperienza sia sul campo che a livello di percorsi di studio. Nel redigere il percorso si è basato sulla personale filosofia e cioè la collaborazione, l’empatia che sfociano quasi in una complicità; tra l’uomo e l’animale.
In questo momento Progetto Serena opera nella maggior parte delle Regioni Italiane in collaborazione con le più importanti Associazioni diabetologiche e con reparti di diabetologia negli ospedali.
Al di là della pura e semplice segnalazione il fatto di possedere un cane allerta, porta una serie di vantaggi non di poco conto verso il paziente sia a livello Diabete che a livello psico/fisico, dato anche l’impegno per la gestione del cane.
L’associazione è cresciuta anche come numero di appartenenti pur se per il momento ci siamo più preoccupati di cementare la metodologia che la diffusione a livello soci per questo, ora, proprio grazie ai risultati, a servizi su radio locali nazionale, servizi televisivi come Rai e Mediaset, ad alcuni nuovi formatori che possono soddisfare alcune delle tante richieste in attesa da ogni angolo d’Italia e non solo, siamo pronti al salto di qualità.
Da fine 2015 è iniziata una collaborazione con l’Ospedale di Salerno, reparto di diabetologia, il quale ha iniziato ha predisposto il tutto per poter mettere per iscritto quelle che sono le possibili migliorie nella vita e nella conduzione del diabete da parte di un paziente che vive con un cane: nella sostanza sarebbe la prima vera ricerca scientifica a livello Europeo in quanto fino ad ora questo tipo di Attività Assistita dagli Animali gode solo di ricerche non Ufficiali tanto che il Dottor Mario Carrano e la Dottoressa Rachele Villa hanno chiesto di entrare in pieno come responsabili scientifici del Progetto.
Nel 2016 il Progetto è piaciuto anche ai Medical Detection Dogs Italia (cani usati per la ricerca dei tumori) i quali hanno voluto ed ottenuto una collaborazione per la creazione di un circuito Nazionale in maniera da poter accontentare anche il più lontano richiedente.
La cosa che piu’ porta Progetto Serena ad essere all’avanguardia in questo campo è che le superate metodologie addestrative portano a lievitare i costi in maniera esponenziale, tanto che oggi se una persona diabetica si vuole rivolgere ad enti specializzati “esteri“ deve spendere cifre che vanno dai 15.000 ai 20.000 euro, mentre negli Stati Uniti si parla anche di 25.000 dollari.
Progetto Serena è stato il primo in Italia, e ancora oggi detiene il primato, ed ha avuto la forza di mettersi in gioco creando, come detto, un percorso da zero, senza imitare niente enessuno, ma specializzandosi nella trasformazione di una realtà dimostrata nella metà degli anni 90 con la scoperta dei neuroni specchio: cioe’ che l’empatia tra due menti animali, pur se di specie diverse, porta a risultati certi ed eclatanti (per chi non conosce la potenza dell’olfatto canino ).
Il Progetto, divenuto una realtà, ha avuto una grande ricaduta mediatica con il passaggio televisivo a “la Vita in diretta” del 6 aprile 2017 (RAI 1) e alla trasmissione “cani eroi” del sabato successivo (RAI 2).